Valle Argentina (poesia)

Storie di legno, di cristi in croce, di molini e di bagiue (*),

di terrazze strappate ai dirupi indicano

la lama su cui spunta improvvisa Triora

sospesa tra l’olivo lento e l’avara vite. Questi carugi

ricordano il lavoro scarso di frutti

e l’amore ancestrale per la Terra

che non sazia.

Naufrago dolcemente in un mare di boschi

alla deriva nella Valle Argentina.

Qui prosperarono i culti rurali pagani

e le danze della morte.

È questa da sempre un’area di confine

eternamente sospesa tra declini e glorie

tra fini cibori e i culti degli zotici

tra portali scolpiti e catapecchie

abbandonate. Risalgo dalla Cabotina (**)

e con la mente risento i grevi suoni delle tarabacche (***)

e delle sgrizzure (***), che si uniscono al salmodiare

del clero nel corso della Settimana Santa

mentre fuori la chiesa è il trionfo processionale

dei corni da caccia e delle trombe marine.

Rivedo quelle gracili Madonne oscillare pericolosamente

sulle spalle ossute di uomini oranti

che ostentano sacrificio e prestigio, arrancando

sulle magre salite per uno straccio di virtù.

Anch’io sto arrancando, e mordo il pane antico dei pastori

mite compagno di viaggio tra le balze e l’acqua

che scorre, limpida e immemore

nel tripudio dei castagni e dei ruderi

 

(*) streghe

 (**) la Cabotina, o Grotta delle Streghe, è legata a un processo del 1558, che si concluse con la condanna a morte di numerose donne accusate ingiustamente di stregoneria

 (***) la tarabacca è una tavoletta di legno, con due manici mobili per lato, usata durante la Settimana Santa; sostituiva anche le campane in segno di lutto. Dal mercoledì al Venerdì Santo i ragazzi con le tarabacche e le sgrizzure, girelle dentate mobili costruite intorno ad un apposito manico, si aggiravano per i carugi ad annunciare gli uffici divini, tra i quali quello delle tenebre.

Nella foto: Triora

 

Pubblicato da pellegatta

Alessandro Pellegatta è uno scrittore appassionato di letteratura di viaggio, storia coloniale e dell'esplorazione italiana nel mondo. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare al Corno d'Africa. E' membro del comitato scientifico del Museo Castiglioni di Varese. Ha pubblicato diversi libri per le case editrici FBE, Besa editrice, Historica e Luglio editore