Le ceneri di Pasolini

Ti aspetto, Pier Paolo

in fondo a queste mute vie.

Ci attendono periferie

cumuli di macerie e l’inquieto fermento

di masse informi che prosperano nel cemento

decise a farsi corrompere

da nuove mode, da nuovi feticci.

La tua umile Italia contadina è un’illusione

le discariche avvelenano campagne.

Ecomostri, e plateali rassegne

televisive placano l’immane desiderio

di partecipare alla festa.

Il vuoto della memoria

ha passeggiate lungo litorali

intasati dalle plastiche.

Muta anche il senso delle parole.

Meglio le solitudini monastiche

il silenzio delle rovine

e la dolcezza che riserva il confine

della nostra storia, dei tuoi giorni

di poeta corsaro. Profezie clandestine

nascondono ancora le tue rime

la tua passione civile mi allontana

da questo tempo infinito senza religione

che non possiede nemmeno la coscienza della sua miseria

e che tutto spende, tutto esaurisce, mescolando

rabbia e illusione. Ci attendono ancora prospettive

di rotti argini, fiumare, frane

e pianure alluvionate, distruzione muta

di paesaggi. Ecco cosa rimane

oltre le tue dolci serate romane

oltre le misere mete

di giorni violentati nella quiete

apparente, che mescola l’ebbrezza al fetore

di cieli dilavati. Ogni giorno muore

chi non è mai nato

e ricomincia il tempo dove è ormai finito

proprio dalle tue amate periferie

con i suoi anonimi casamenti

che coprono perduti orizzonti

e dove trovo nell’amore per il mondo

la nuova luce…

Alessandro Pellegatta

Pubblicato da pellegatta

Alessandro Pellegatta è uno scrittore appassionato di letteratura di viaggio, storia coloniale e dell'esplorazione italiana nel mondo. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare al Corno d'Africa. E' membro del comitato scientifico del Museo Castiglioni di Varese. Ha pubblicato diversi libri per le case editrici FBE, Besa editrice, Historica e Luglio editore