L’avventura italiana in Somalia (1885-1994)

Nelle prossime ore, e sempre con modalità kindle, sarà disponibile su Amazon un mio nuovo saggio storico che narra della presenza coloniale italiana in terra somala, dai primordi dei tentativi esplorativi di Antonio Cecchi alla vicenda dell’uccisione di Ilaria Alpi.

L’Italia ha molto da farsi perdonare, visto che dal luglio del 1905 (data della costituzione della Colonia Somalia) fino alla fine dell’AFIS (1960), come ha scritto Antonio Maria Morone[1] , non solo non è riuscita a garantire uno sviluppo economico-sociale della Somalia ma, come ci ha testimoniato la tragica uccisione della giornalista Ilaria Alpi (dopo oltre 25 anni, i depistaggi e gli omissis continuano a impedire l’accertamento della verità), si è macchiata anche di gravi delitti legati all’oscura stagione della Cooperazione italiana degli anni Ottanta-Novanta[2].

Un lungo filo rosso (di sangue, di lutti, di errori, di incapacità e di cronica mancanza di risorse) lega il passato remoto e il passato recente della presenza italiana in Somalia. Uno dei pochi momenti “alti” fu sicuramente quello del Villaggio del Duca degli Abruzzi sullo Uebi Scebeli, favorito dai capitali privati della COMIT; ma subito dopo la morte del Duca le grandi concessioni, dedite alle monoculture, continuarono ad essere gestite dal regime fascista attraverso le solite modalità brutali, che apparvero addirittura peggiori rispetto alle forme tradizionali dello schiavismo somalo.

Nuovi agenti internazionali stanno, inoltre, affacciandosi sul Corno d’Africa e sulla Somalia, in un momento in cui l’Italia appare ancora timida e titubante, così come lo era negli anni Ottanta dell’Ottocento, quando volle partecipare allo scramble for Africa. E quest’Italia, sempre più divisa e lacerata al suo interno da lotte politiche intestine e senza più memoria storica, troverà la necessaria forza e lucidità per avere una nuova visione internazionale e di corretto approccio all’Africa?


[1] Di Antonio Maria Morone segnalo i volumi L’ultima colonia. Come l’Italia è tornata in Africa (1950-1960), Laterza, Roma-Bari, 2011, e La fine del colonialismo italiano. Politica, società e memorie, Quaderni di Storia, Le Monnier, Firenze, 2018.

[2] Alessandro Pellegatta, Sulle piste di Ilaria. Colonialismo, fascismo e lobby italiane in Somalia, in Crocevia, n.22, Maggio 2020, pp. 123-148.

Pubblicato da pellegatta

Alessandro Pellegatta è uno scrittore appassionato di letteratura di viaggio, storia coloniale e dell'esplorazione italiana nel mondo. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare al Corno d'Africa. E' membro del comitato scientifico del Museo Castiglioni di Varese. Ha pubblicato diversi libri per le case editrici FBE, Besa editrice, Historica e Luglio editore