UNA NUOVA COLLANA STORICA INTITOLATA A RENZO DE FELICE

Con il volume I socialfascisti. Continuità tra socialismo e fascismo di Antonio Alosco l’editore D’Amico inaugura una Collana intitolata a Renzo De Felice, uno dei massimi studiosi e maestri del metodo storiografico.

La Collana è affidata alla direzione del prof. Antonio Alosco, docente di Storia Contemporanea all’Università di Napoli.

Dopo la caduta del regime fascista e la fine della guerra, la storiografia ufficiale e la propaganda partitica antifascista hanno accreditato la tesi che il socialismo e il fascismo fossero agli antipodi sotto tutti gli aspetti: culturale, politico, di comportamento. Basandosi su una vasta documentazione non di rado inedita, l’Autore del saggio dimostra invece che tra socialismo e fascismo non vi fu affatto una cesura insormontabile, e che anzi molte delle idee e dei programmi socialisti trovarono pratica applicazione durante il regime. In quest’ottica non vi fu solo una sostanziale intesa programmatica tra fascismo delle origini (Fasci di Combattimento) e socialismo, ma una continuità anche durante il regime al potere. Prova irrefutabile ne è l’adesione della stragrande maggioranza dei dirigenti socialisti di primo piano al fascismo e al suo Duce, al cui confronto gli antifascisti socialisti fuoriusciti all’estero appaiono un’infima minoranza del tutto trascurabile.

L’iscrizione al Partito Nazionale Fascista o la collaborazione con il regime fascista e il corporativismo – il caso più eclatante è costituito dalla Confederazione Generale del Lavoro (CGL) – fu dunque determinata da profonde convinzioni ideali. Attraverso la ricostruzione di esemplari biografie, l’Autore intende ristabilire di tale vicenda la verità storica, avulsa dalla vulgata interessata dei vincitori.

Il secondo saggio della collana sarà il mio è verrà intitolato “Frontiere. Storia della penetrazione italiana dei mercati orientali e africani da Giolitti a Mussolini”. In esso racconterò come la “Frontiera Est” del fascismo fu preceduta dalle iniziative individuali di uomini e soprattutto ‘capitani d’industria’ che, sostenuti dalle banche, si avventurarono fuori dai confini nazionali alla ricerca di nuovi orizzonti di guadagno e di affermazione, determinando quella “formidabile fusione d’intenti” che si sarebbe consolidata in seguito e avrebbe portato alla creazione mussoliniana del mito dei “produttori”. Questo mio libro riassume (nel bene e nel male) questa storia, che fu importante corollario all’imperialismo fascista in Africa.

(nella foto: Renzo De Felice)

Pubblicato da pellegatta

Alessandro Pellegatta è uno scrittore appassionato di letteratura di viaggio, storia coloniale e dell'esplorazione italiana nel mondo. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare al Corno d'Africa. E' membro del comitato scientifico del Museo Castiglioni di Varese. Ha pubblicato diversi libri per le case editrici FBE, Besa editrice, Historica e Luglio editore