I Marmi Torlonia

In questi giorni ho visitato una mostra straordinaria ai Musei Capitolini di Roma e che rimarrà aperta fino al 9 gennaio 2022. Si tratta dei Marmi Torlonia, che propone 92 opere del Museo Torlonia, fondato nel 1875.

Per mille anni le sculture romane rimasero abbandonate tra le rovine. Poi, il collezionismo privato del Quattrocento nacque e si impose dopo il ritorno dei papi da Avignone a Roma e alla fine dello Scisma d’Occidente. Molti volevano affermare di essere Romani “naturali”, discendenti degli antichi Romani, e queste splendide sculture trasportate nelle case valsero come equivalente visivo di “romanità naturale”.

Con un gesto di calcolata generosità Sisto IV pose in Campidoglio i bronzi raccolti al Laterano nel Medio Evo. I Torlonia condussero un’intensa attività di scavo nelle loro proprietà intorno a Roma, e in particolare lungo le vie Appia e Latina, scoprendo anche alcuni pezzi di collezione di arte greca.

Molti di questi capolavori meriterebbero un commento, tra cui: il famoso Bassorilievo con veduta del Portus Augusti, che rappresenta una fonte storica molto studiata sulla navigazione romana; il Sarcofago con trionfo indiano di Dioniso, che illustra il mito -diffuso in particolare nei mosaici delle domus del Nord Africa – delle conquiste romane; e la Statuetta di Artemide Efesia, dea di derivazione orientale della natura e dominatrice delle fiere, decorata con protomi di leoni, grifi, cavalli, tori, api, e anche sfingi e fiori, il cui petto è caratterizzato da quattro file di mammelle (a volte interpretati come scroti di toro) simbolo di fertilità.

Molte di queste superbe sculture provengono da antiche collezioni e si prestano a confrontare i metodi del restauro antico con le modalità in uso oggi. Per secoli, e fino alla fondazione del Museo Torlonia, il gusto dominante preferiva che le sculture frammentarie o mutilate venissero “completate”, spesso attenuando le differenze tra originale e restauro, reclutando anche scultori famosi quali Pietro e Gian Lorenzo Bernini.

Si tratta di un’occasione imperdibile, per la bellezza dei pezzi esposti e per il contesto espositivo. E’ un tuffo nel passato dei miti della nostra storia che ci riconcilia con la bellezza e ci permette di godere di alcuni capolavori della statuaria classica appartenenti alla collezione Torlonia, la più prestigiosa collezione privata di sculture antiche al mondo.

Pubblicato da pellegatta

Alessandro Pellegatta è uno scrittore appassionato di letteratura di viaggio, storia coloniale e dell'esplorazione italiana nel mondo. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare al Corno d'Africa. E' membro del comitato scientifico del Museo Castiglioni di Varese. Ha pubblicato diversi libri per le case editrici FBE, Besa editrice, Historica e Luglio editore